Ciao a tuttɛ! Mi chiamo Nicole Cociancich e sono una studentessa di Lingue e letterature straniere all’Università di Trieste.
Lo studio dei libri e l’editoria sono il mio campo principale e, fiduciosamente, la mia occupazione futura, con particolare attenzione alla letteratura italiana, inglese, tedesca e francese.
Al riguardo mi sono interessata a come la letteratura contemporanea riflette la società odierna, ma anche ad una rilettura anticolonialista e transfemminista di diversi classici.
Sono un’appassionata di svariate aree delle materie umanistiche, tra cui soprattutto l’arte, il teatro, il cinema e la scrittura.
Per me è fondamentale la diffusione di una cultura di qualità e al contempo accessibile, in grado di toccare tematiche vicine a tuttɛ e di coinvolgere voci giovani e inedite.
È proprio per questo che ho ritenuto da subito stimolante il progetto di Salamanders. Penso che uno spazio con al centro lo sguardo femminile sul mondo e la disamina di argomenti culturali sia di importanza attualissima.
We don’t read and write poetry because it’s cute. We read and write poetry because we are members of the human race. And the human race is filled with passion. And medicine, law, business, engineering, these are noble pursuits and necessary to sustain life. But poetry, beauty, romance, love, these are what we stay alive for.
[Dead Poets Society, Peter Weir (1989)]
Women, they have minds, and they have souls, as well as just hearts. And they’ve got ambition, and they’ve got talent, as well as just beauty. I’m so sick of people saying that love is all a woman is fit for.
[Little Women, Greta Gerwig (2019)]
L’importante è parlarne (bene)
L’uscita di Barbie nel 2023 ha costituito un vero e proprio fenomeno culturale, per il quale recarsi al cinema è tornato ad essere un evento, dopo anni di stallo post-pandemia.
A causare l’afflusso di gente nelle sale è stata certamente la popolarità del prodotto rappresentato; ma la scintilla del dibattito tra il pubblico è stata determinata dal modo che è stato scelto per rappresentare delle problematiche molto reali e attuali, come il femminismo e il patriarcato.
Utilizzando dei simboli e un linguaggio comprensibili a tutti, il film trasporta gli spettatori in un universo satirico ed esagerato in cui il ruolo del rosa viene rivalutato e la rappresentazione convenzionale dei generi messa in dubbio. Attraverso i loro percorsi narrativi, i due personaggi principali giungono all’emancipazione dai vincoli che sono loro imposti, dimostrando l’importanza del femminismo inteso come percorso di miglioramento per la collettività.
Stringiamo le schede come biglietti d’amore
Come ha contribuito il cinema italiano alla narrazione femminista emersa negli ultimi anni? Con C’è ancora domani (2023), Paola Cortellesi presenta un’opera di denuncia potente e necessaria. Ambientato nel dopoguerra ma profondamente ancorato al presente, il film affronta la violenza domestica, il patriarcato e la condizione femminile traducendo temi complessi in un linguaggio accessibile e incisivo. Inserendosi con forza nel nuovo corso del cinema femminista, si è imposto come catalizzatore culturale e politico, capace di emozionare e generare riflessione in un pubblico ampio. Un racconto che si fa specchio di una società, come la protagonista, ancora in cammino verso un reale cambiamento.
Rovinare la vita di un ragazzo?
Una donna promettente di Emerald Fennell nasce in un contesto sociale in cui episodi di violenza sessuale spesso restano normalizzati e impuniti con la complicità delle istituzioni. Il film compie una decisa critica sociale che ribalta i cliché tradizionali cinematografici, offrendo una riflessione profonda sul ruolo della giustizia morale e della responsabilità collettiva. L’articolo invita a guardare con coraggio il riflesso di una società malata e a promuovere un cambiamento culturale inclusivo, basato sul riconoscimento e la consapevolezza di tutti.