ANNA BARBARIOL

Ciao a tuttə! Mi chiamo Anna Barbariol e sono una studentessa di archeologia. Dopo una laurea triennale in beni culturali ed una magistrale in archeologia, entrambe conseguite presso l’Università di Bologna, sto frequentando un master in studi vichinghi e scandinavi. Tuttavia, i miei principali interessi accademici risiedono nella branca dell’archeologia ambientale e nello studio del paleoambiente e paleoclima. Ritengo infatti che in un periodo di forti e rapidi cambiamenti climatici come quello in cui viviamo oggi sia fondamentale comprendere come i nostri antenati siano stati influenzati e abbiano reagito a simili problematiche.

Nei momenti di svago mi piace occuparmi di musica, cinema, teatro ed arte, tutti interessi di cui proverò a trasmettervi qualcosa sperando di non ammorbarvi troppo.

Ho deciso di prendere parte al progetto Salamanders in quanto la scrittura è una delle mie più grandi passioni sin da quando ero bambina. Inoltre, credo fortemente nell’importanza che uno spazio libero interamente al femminile all’interno di un dialogo sociopolitico e culturale possa avere nella nostra quotidianità.

Regine del Nilo: il Destino delle Donne Faraone tra Gloria e Oblio

In un mondo dominato da sovrani uomini, alcune donne nell’antico Egitto riuscirono a salire sul trono delle Due Terre, legittimate non da un’apertura sociale, ma dal valore sacro del “sangue reale”, ritenuto un dono divino. Nonostante abbiano governato con pieni poteri e lasciato segni tangibili nella storia, molte di queste faraone finirono vittime della damnatio memoriae: monumenti sfregiati, nomi cancellati e imprese volutamente dimenticate dai loro successori. Ma il loro ruolo non può essere confinato all’oblio. Le donne faraone incarnano un continuo contrasto tra affermazione e negazione del potere femminile, un simbolo potente di resilienza contro le rigide convenzioni del passato. Tra storie luminose e ombre di cancellazione, il loro lascito continua a sfidare il tempo, invitandoci a riscoprirle e riconoscerne il valore straordinario.

Donne nella musica classica: voci dimenticate nella storia

Per secoli, la storia della musica classica ha celebrato esclusivamente nomi maschili, ignorando volutamente il contributo straordinario di molte donne compositrici, interpreti e direttrici d’orchestra. Relegate ai margini o completamente cancellate, queste figure hanno vissuto all’ombra di pregiudizi culturali e misoginia sistemica. Questo articolo riscopre le loro voci, da Ildegarda di Bingen a Clara Schumann, rivelando un patrimonio musicale dimenticato ma vibrante. Non si tratta solo di recuperare nomi, ma di riscrivere una storia più giusta e completa. Perché la musica è sempre stata anche donna — anche se in troppi hanno fatto finta di non sentirla.

“Turning Red”: il coraggio di raccontare l’adolescenza femminile in un mondo abituato ai supereroi

Turning Red è uno dei rari film d’animazione che racconta l’adolescenza femminile in  modo diretto, sensibile e autentico. Mostra come emozioni, amicizie, corpo e desideri siano ancora  considerati tabù quando riguardano le ragazze. Un racconto che sfida la centralità dello sguardo  maschile nel cinema e rivendica il diritto di esistere senza mediazioni.

Loading